Renato Zero

Cercami


Cercami

Cercami
come quando e dove vuoi
cercami
è più facile che mai
cercami
non soltanto nel bisogno
tu cercami
con la volontà e l’impegno…rinventami!
Se mi vuoi
allora cercami di più
tornerò
solo se ritorni tu
sono stato invadente
eccessivo lo so
il pagliaccio di sempre
anche quello era amore però…
Questa vita ci ha puniti già
troppe quelle verità
che ci son rimaste dentro…
Oggi che fatica che si fa
come è finta l’allegria
quanto amaro disincanto…
Io sono qui
insultami, feriscimi
sono così
tu prendimi o cancellami…
Adesso sì
tu mi dirai che uomo mai…ti aspetti.
Io mi berrò
l’insicurezza che mi dai
l’anima mia
farò tacere pure lei
se mai vivrò
di questa clandestinità per sempre…
Fidati
che hanno un peso gli anni miei
fidati
e sorprese non ne avrai
sono quello che vedi
io pretese non ho
se davvero mi credi
di cercarmi non smettere no…
Questa vita ci ha puniti già
l’insoddisfazione è qua
ci ha raggiunti facilmente…
così poco abili anche noi
a non dubitare mai
di una libertà indecente
io sono qui
ti servirò ti basterò
non resterò
una riserva, questo no…
Dopo di che
quale altra alternativa può…salvarci
Io resto qui
mettendo a rischio i giorni miei
scomodo sì
perché non so tacere mai…
Adesso sai
senza un movente non vivrei..comunque.
Cercami…cercami…non smettere

Il cielo


Il cielo

Quante volte,
ho guardato al cielo…
ma il mio destino è cieco… e non lo sa!
E non c’è pietà,
per chi non prega, e si convincerà…
che non è solo una macchia scura…
il cielo!
Quante volte,
avrei preso il volo…
ma le ali,
le ha bruciate già…
la mia vanità!
E la presenza di chi è andato, già…
rubandomi, la libertà!
Il cielo!
Quanti amori
conquistano il cielo!
Perle d’oro, nell’immensità!
Qualcuna cadrà,
qualcuna invece il tempo, vincerà!
Finché avrà abbastanza stelle…
il cielo!
Quanta violenza,
sotto questo, cielo!
Un altro figlio nasce e non lo vuoi…
gli spermatozoi, l’unica forza,
tutto ciò, che hai!
Ma che uomo, sei,
Se non hai…
il cielo!
Il cielo!
Il cielo!
Il cielo!

I migliori anni della nostra vita


I migliori anni della nostra vita

Penso che ogni giorno sia
come una pesca miracolosa
e che è bello pescare sospesi
su di una soffice nuvola rosa.
Io come un gentiluomo
E tu come una sposa.
Mentre fuori dalla finestra
si alza in volo soltanto la polvere.
C’è aria di tempesta!
Sarà che noi due siamo di un altro
lontanissimo pianeta.
Ma il mondo da qui sembra soltanto
una botola segreta.
Tutti vogliono tutto, per poi accorgersi
che è niente.
Noi non faremo come l’altra gente,
questi sono e resteranno per sempre…
I migliori anni della nostra vita.
I migliori anni della nostra vita.
Stringimi forte che nessuna notte è infinita,
i migliori anni della nostra vita.
Penso che è stupendo
restare al buio abbracciati e muti,
come pugili dopo un incontro.
Come gli ultimi sopravvissuti.
Forse un giorno scopriremo
che non ci siamo mai perduti…
e che tutta quella tristezza in realtà,
non è mai esistita!
I migliori anni della nostra vita,
i migliori anni della nostra vita,
stringimi forte che nessuna notte è infinita.
I migliori anni della nostra vita!
E la nostra vita
la nostra vita
Stringimi forte che nessuna notte è infinita.
I migliori anni della nostra vita.

La pace sia con te


La pace sia con te

Non riuscire a stare fermi un’istante
saltare da un pensiero all’altro
da un desiderio all’altro in continuazione,
è una maledizione
cercare un posto lontanissimo
senza più legami
con questo caos di eterni pendolari,
di paradisi artificiali, palloni pubblicitari
e dentro il cuore, nel silenzio e ovunque altrove
fra le rovine del Partenone
non trovare…che rumore
e ancora insoddisfazione…insoddisfazione!
Fuggire dal mondo e da se stessi,
nella finzione nel sesso disperato,
nei videogames subire il fascino del sacro
nei reparti di un supermercato
sentirsi pieni di poetico abbandono
di un senso alto del tragico e del buono
e scoprire che per gli altri sei solo in posa
per l’avanspettacolo e la cronaca rosa
e nonostante tutto avere dell’amore
un’idea talmente splendente e sublime
e un bel niente, un bel niente da spartire
con queste vite mediocri e meschine
la pace sia con te, e con il tuo spirito
la pace sia con te, e con il tuo spirito
essere come una città sotto vetro
quasi sempre in stato d’assedio
circondati da nemici spietati,
o peggio ancora dal tedio e dai suoi derivati
avere voglia di salire sul tetto
e poi, di mettersi ad urlare
che magari arriva un disco volante
e ci viene a salvare
che se uno deve, per forza emigrare
allora è meglio un altro sistema solare
siamo noi quei misteriosi via vai dei pinguini
sulle distese che non hanno comunque confini
la pace sia con te, e con il tuo spirito
la pace sia con te, e con il tuo spirito
e nonostante tutto avere dell’amore
un’idea talmente splendente e sublime
e sapere bene di essere in bilico, in bilico.
In bilico.
La pace sia con te, e con il tuo spirito
la pace sia con te, e con il tuo spirito…
Più amore più amore…

L’impossibile vivere


L’impossibile vivere

Nella guerra dei numeri
che speranze hanno i deboli
forse brillano, giusto un’attimo
per tornare nell’oscurità
sono ancora complice
di questo gioco impossibile
ancora libero d’amare
e ogni volta ritornare a…
vivere, vivere,
un rimedio alla paura
vivere, vivere
una vita che so che c’è
Da un balcone improbabile
vedo gli alberi crescere
e mi sembra che, anche dentro me
tutto sia migliore di com’è
non lasciarti convincere
che vinca sempre il più abile
la stupidità divora,
facce e nomi senza storia
vivere, vivere,
e capirsi e rinventarsi
vivere, vivere,
chi sa farlo meglio di te.
Vivere, vivere
una promessa che hai fatto a me!
Lasciare il cuore andare ed impazzire
vivere, finalmente intensamente
vivere, vivere
ogni brivido dentro te.
Vivere, vivere,
chi può farlo meglio di te?
Una promessa che hai fatto a me!
Finché c’è vita in te

L’italiana


L’italiana

Non è il fascino ruffiano di una bandiera
la carezza di un dialetto, né una melodia
una cucina così povera ma sincera
allora che cos’è che mi lega a te
Quella faccia strafottente, così italiana
di coraggio, di passione e di gelosia
stai nel recinto anche tu
in questo ghetto ci stai
per non vivere più
che bell’esempio che dai…
Non rinuncerò
io non sbarrerò la porta…
non accetterò
che la faccia mia sia un’altra,
io quanto ti ho amata pure io
ma questo cielo oltre che il tuo,
è pure il mio,
la stessa anima
più malinconica, se questo è un oblio!
Da quel primo bacio dato senza pensare
nel timore che un amore ci porti via
migrazioni naturali quelle del cuore
valige che pesano
Non c’è terra non c’è mare che può spiegare
quale mistica attrazione ci tiene qui…
pronti a soffrire così
sono secoli ormai
le differenze fra noi
le appianeremo se vuoi…
Madre anche tu
salva almeno le apparenze
tutti figli tuoi
dalla Sicilia fino in Piemonte, ed io
se ti ho difesa lo sa Dio
ma il tuo pensiero non è più limpido…
Forse nostalgico
vivo di questa mia utopia…cara democrazia
Non ci vedrai più
tutti intorno a una bottiglia
non ci entriamo ormai
nel ritratto di famiglia, e tu
più delirante di così
madre dimenticata lì in un angolo
un ruolo scomodo
siamo davvero figli tuoi…così sicura sei…
Io ci spero sai…
Che quel silenzio arrivi, mai!