Anche se non mi vuoi
Anche se non mi vuoi
per parlare fra noi di noi
è un mese ormai che non mi abbracci più
anche questo però, sei tu
perché
perché
vuoi rovinare tutto così
con te
solo con te
respiro fino in fondo
amore non mi arrendo
anche se non mi vuoi
tu non mi perderai
so perdonarti
le cose che non mi dai
io credo in noi
anche se non mi vuoi
cos’è che ti allontana via da me
e la tua gelosia dov’è
le tue bugie non le sopporto più
anche questo però
sei tu
perché
perché
vuoi cancellare tutto così
per te
solo per te
amore non mi arrendo
anche se non mi vuoi
ti rinnamorerai
so perdonarti
le cose che non mi fai
io credo in noi
è un momento
presto passerà
me lo sento
cambierà
so che puoi darmi
i brividi che non mi dai
io credo in noi
anche se non mi vuoi
Anna dimmi sì
Anna dimmi sì
ma non ti lascerò e se nessuno può
davvero capirti io non rinuncerò
se dubiti di vivere raccoglierò le tue incertezze
se piangi impari a ridere se ridi piangerò
Anna ci sarò fino a quando tu
forza non avrai per cercare un giorno in più
Anna io lo so che vivere è così
se tu non ce la fai tu sai che sono qui
Anna dimmi sì
E volerò alta come i gabbiani
e poi mi tufferò nel mare dei tuoi no
dei tuoi occhi lontani non ti abbandonerò mai
se dubiti, di vincere io ti darò le mie certezze
se mangi impari a vivere se puoi non dirmi no
Anna ci sarò fino a quando tu
non avrai la forza per cercare un giorno in più
Anna io non so se vuoi che sia così
ma non mi arrenderò per questo dimmi sì
Anna ci sarò credici anche tu
lotta dentro te e prova a amarti un po’ di più
Anna dimmi sì che sai vivere anche tu
per trovare un giorno in più
se vuoi che sia così
Anna dimmi sì.
Anna dimmi sì.
Come si fa
Come si fa
capitava anche a noi
dicono che il nome è
crisi dei tre anni e poi
sembra faccia bene sai
serve a far riflettere
con te io ci riproverei
ma è presto per decidere
e ora cosa siamo noi
voci in un telefono
e mentre parliamo qui
accanto a me t’immagino
a volte non so più chi sei
né che lineamenti hai
chi può dire come andrà
l’ho già chiesto al cuore e non lo sa
come si fa
a dirsi addio
se proprio adesso amore mio
io penso a te
tu pensi a me
che fine strana è questa qua
come si fa a dare il via
a questa lunga anestesia
che ci addormenta insieme
ma da soli poi ci sveglierà
e ora cosa siamo dentro noi
solo un fiume di malinconia
quanto amore ancora ti darei
ma quanto amore abbiam buttato via
ed io per non soffrire più
strappo la fotografia
che è finita dillo tu
ma il coraggio in fondo chi ce l’ha
come si fa
a dirsi addio
e a ritornare ognuno suo
dopo che insieme abbiam vissuto
solo di felicità
come si fa
a non dire sì
per poi spaccarsi in due così
io qua e tu là
davanti a due finestre
in mezzo a due città diverse noi
come si fa amore mio
non dirmi come si fa
a dirsi addio
ora lo so
amore mio
io perdo te
tu perdi me
perché mi lasci qui da sola
come si fa amore mio
te l’avevo detto che
capitava anche a noi
un amore immenso che
se anche un giorno ci si lascia, non finisce mai
Fidati di me
Fidati di me
e che una via d’uscita non c’è
che di questa vita non puoi fare il tifo
quando smetterai di chiederti perché
non credere che non ci sia
un’altra strada in fondo a questa bugia
non credere che non verrà
una canzone a dirti la verità
fidati di me
ho sbagliato anch’io
quando per paura non ho fatto a modo mio
fidati di me
non buttarti via
anche se il regalo di un miracolo non c’è
almeno fidati di me
quando ti diranno che se tocchi il fondo
non puoi risalire più su
e se ti metteranno nel cuore un comando
per non farti mai scoprire chi sei tu
non credere che non ci sia
un’altra aurora in fondo a questa follia
non credere che non verrà
una canzone a dirti la verità
fidati di me
ho sbagliato anch’io
quando senza orgoglio non ho fatto a modo mio
fidati di me
non buttare via
l’ultima occasione che aspettavi dentro te
adesso fidati di me
quando ti diranno che
non puoi chiedere di più
che fai bene a stare sempre a testa in giù
oltre a questa ipocrisia
devi credere che c’è
non un muro ma un futuro anche per te
fidati di me
ho sofferto anch’io
quando per coraggio ho visto il mondo a modo mio
fidati di me
non buttarti via
anche se il regalo di un miracolo non c’è
almeno fidati di me
fidati di me
fidati di me
di me
fidati di me
fidati di me
almeno fidati di me
Il mio sbaglio più grande
Il mio sbaglio più grande
i miei occhi sono isole dove non viaggi mai
bravo forse più di me a ingannarmi senza maschera
ed io a fidarmi di te
è durato un flash io mi ero illusa di noi
ma con l’istinto di una donna oggi so chi sei.
Un gioco che non vinco mai
il mio sbaglio più grande che rabbia che mi fai
la trappola dei giorni miei sei il mio sbaglio più grande
ma che rifarei.
Dimmi, dimmi come stai sembri un angelo depresso
che non vola mai giuro che ti sposerei.
Ma c’è nascosto un diavolo nelle lacrime che mi dai
è durato un flash io mi ero illusa di noi
ma non è giusto farne un dramma tanto so chi sei.
Un gioco che non vinco mai
il mio sbaglio più grande che rabbia che mi fai
il vuoto sotto i passi miei sei il mio sbaglio più grande
ma che rifarei
mi contraddico coi miei baci ma è così
spegni tutte le luci e va da sé che sono persa di te.
Un gioco che non vinco mai
il mio sbaglio più grande che rabbia che mi fai.
Il vuoto sotto i passi miei sei il mio sbaglio più grande
ma che rifarei.
Sei un gioco che non vinco mai
non vedi?
Sei lo sbaglio mio più grande sai?
Il mio sbaglio più grande
ma che rifarei.
Jenny
Jenny
con i suoi capelli come il grano va
a piedi nudi verso una città
cercando il viso di un ragazzo che non sogna più
stringe in mano la fotografia
ma dove può trovarlo jenny non lo sa
spinta da una cosmica energia
vede un corpo soffocato da quest’arida realtà
riconosce che è lui
perché non ride mai
Jenny è un’isola
l’Ave Maria
dei naufraghi
una lucciola
che brillerà
nei momenti più bui
per lui
Jenny lo accompagna a casa sua
sente i suoi pensieri e la malinconia
che lo affoga come una marea
e gli salva il cuore dal dolore della sua follia
mentre il mondo va via
senza avere pietà
Jenny è un’ancora
la terra a prua
dei deboli
è una nuvola
che pioverà
coriandoli
è una favola e sta
dentro questa realtà
per lui per lui
Jenny è l’Africa
la nostalgia
dei brividi
è una briciola
che sfamerà
la solitudine
Jenny è un cielo blu
è un miracolo
è un attimo
che si accende per lui
nei momenti più bui
Jenny ha 16 anni e se ne va
camminando a piedi nudi e non lo sa
che è un angelo
La prospettiva di me
La prospettiva di me
Per scordare una vita che ho intravisto con te
Come luce tra gli alberi, come fiore in un giorno che nevica
Altaleno gli ostacoli, ad istanti di serenità
Ora tu sei per me
polvere
ferma nei corridoi
Scatole
Di ricordi di noi
Anche se questo sai
Non è quello che vuoi
Non sei più che un dettaglio ormai
Perché mi affascina l’autonomia, la prospettiva che ieri non era mia
Anche se a volte il bisogno c’è, non manca niente di te,
di te, di te, perché
Oggi tu sei per me
polvere
ferma nei corridoi
pagine
di ricordi e di noi
Ora anch’io
Sento che
Sono più stabile
E´ l’avvio per rinascere
Si riparte da qui
Confusi ma liberi
Ti sto gridando cos’è
La prospettiva di me
di me di me
Anche se questo sai non riguarda più noi
Non sei più che un dettaglio ormai
Perché mi affascina l’autonomia, la prospettiva di me…
Mi dispiace
Mi dispiace
E un po’ smarrita ti toglievi i tuoi occhiali
Ma per vedermi meglio e per la prima volta
Sentivo che sentivi che non siamo uguali
Ed abbracciandomi ti sei meravigliata
Che fossi così triste e non trovassi pace
Da quanto tempo non ti avevo più abbracciata
E in quel silenzio ho detto piano… mi dispiace!
Però è bastato quel rumore per svegliarmi
Per farmi piangere e per farmi ritornare
Alla mia infanzia a tutti quei perduti giorni
Dove d’estate il cielo diventava mare
Ed io con le mie vecchie bambole ascoltavo
Le fiabe che tu raccontavi a bassa voce
E quando tra le tue braccia io mi addormentavo
Senza sapere ancora di essere felice.
Ma a sedici anni io però sono cambiata
E com’ero veramente adesso mi vedevo
E mi sentii ad un tratto sola e disperata
Perché non ero più la figlia che volevo
Ed è finita lì la nostra confidenza
Quel piccolo parlare che era un grande aiuto
Io mi nascosi in una gelida impazienza
E tu avrai rimpianto il figlio che non hai avuto.
Ormai passavo tutto il tempo fuori casa
Non sopportavo le tue prediche per nulla
E cominciai a diventare anche gelosa
Perché eri grande irraggiungibile e più bella
Mi regalai così ad un sogno di passaggio
Buttai il mio cuore in mare dentro a una bottiglia
E persi la memoria mancando di coraggio
Perché mi vergognavo di essere tua figlia!
Ma tu non bussi alla mia porta e inutilmente
Ho fatto un sogno che non posso realizzare
Perché ho il pensiero troppo pieno del mio niente
Perché l’orgoglio non mi vuole perdonare
Poi se bussassi alla mia porta per davvero
Non riuscirei nemmeno a dirti una parola
Mi parleresti col tuo sguardo un po’ severo
Ed io mi sentirei un’altra volta sola.
Perciò ti ho scritto questa lettera confusa
Per ritrovare almeno in me un po’ di pace
E non per chiederti tardivamente scusa
Ma per riuscire a dirti mamma… mi dispiace!
Non è più vero che di me io mi vergogno
E la mia anima lo sento ti assomiglia
Aspetterò pazientemente un altro sogno.
Ti voglio bene mamma… scrivimi… tua figlia.